Semi di fiaba

SEMI DI FIABA
messa in scena della fiaba popolare

Ogni forma prima del suo manifestarsi è un seme.
Le fiabe contengono semi in gran quantità.
Aver cura delle fiabe è saper trovare i semi giusti per il giusto terreno.

_____________________________________________________________________________________________

Semi di fiaba consiste nella rappresentazione di fiabe delle tradizioni orali di diversi paesi
Durata fiabe: 40 minuti circa.
Luoghi di rappresentazione: spazi scolastici
Destinatari: alunni della scuola primaria
Attori coinvolti: due
Linguaggi utilizzati: ogni fiaba è allestita con tecniche tratte dal teatro di narrazione, d’attore, dalla commedia dell’arte ecc. e con ausilio di costumi, musiche, oggetti e semplici scenografie.
A richiesta Laboule Teatro conduce laboratori teatrali, della durata di uno o più incontri, per approfondire i temi e i personaggi delle fiabe.

_____________________________________________________________________________________________

Fiabe in repertorio
Yamamba, fiaba giapponese
Un giovane e buon mercante di ritorno al suo villaggio, con un carico di riso, sale e tè, incontra un individuo al quale offre del cibo. Quest’ultimo si rivela presto un demone spaventoso dai capelli ritti come aghi d’argento: la Yamamba, terribile creatura tanto stolta quanto vorace.
Il giovane scappa, ma, sfortuna vuole, va a rifugiarsi proprio nella casa del mostro; l’arrivo del quale, sul far della sera, costringe il mercante a nascondersi su una trave del tetto.
Comici espedienti e prontezza di spirito, consentiranno al giovane di trionfare sul mostro e liberare se stesso e il suo villaggio dalla paura.
La Yamamba, o “Donna della Montagna”, è figura ricorrente nella letteratura e nella tradizione orale giapponese. Strega perversa o madre, demone o divinità, per la sua stoltezza e voracità si avvicina a certi tipi della commedia dell’arte. La fiaba valorizza generosità contro avidità e, basata com’è sul contrasto protagonista-antagonista, si presta ad uno sviluppo scenico lineare, ma dalle comiche sorprese.
L’oca d’oro, dei fratelli Grimm
Tre fratelli vanno a far legna nel bosco ed incontrano un misterioso “uomo grigio”. Costui premia l’unico buono di cuore dei tre (il Grullo) indicandogli dove trovare un’oca d’oro. Per il Grullo è l’inizio di una gran fortuna: lui ed altri sette malcapitati, sfilano comicamente dietro all’oca, sino alla città della principessa “che ridere non può”. Costei, al solo guardarli, guarisce con una lunga e fragorosa risata, ma le sorprese non sono finite: “L’uomo dalla gran sete” e il “mangiatore della montagna di pane” aiuteranno il Grullo a superare le prove assegnategli dal re e a sposare infine la principessa.
Un classico dei Grimm sull’importanza del dare e del darsi, oltre che del credere in se stessi, a dispetto dell’altrui scarsa considerazione. Fiaba dal linguaggio semplice e interpretata con costruzioni nitide e vivaci.
I cinque fantasmi, fiaba giapponese
Il fiero samurai Yochinari giunge in un villaggio chiedendo ospitalità ed un posto per la notte. Porte e finestre rimangono chiuse, finché un uomo non gli indica un tempio abbandonato. Il samurai, stupito ed offeso, decide di recarvisi a dormire. A mezzanotte è svegliato da luci e rumori sinistri: “Lo sfiancato”, “l’arcuato”, “lo smilzo”, “l’ansante” e “il panciuto insaziabile” fanno la loro lugubre comparsa. Yochinari vincerà la paura accettando la sfida dei cinque fantasmi: dovrà indovinare i loro nomi combattendo sino al sorgere del sole.
Solo nominando le nostre paure ed esplorandole scopriamo quanto – pur piccole – possono condizionare la nostra vita.
Una messa in scena da brivido ma piena di sfavillanti aperture. L’uso d’oggetti sonori e giochi coreografici, accompagnerà i ragazzi in un viaggio avvincente sui sentieri della paura e del coraggio.
Re Bazza di Tordo, dei fratelli Grimm
Una principessa capricciosa che se la spassa umiliando i suoi pretendenti, deride un giorno un re dal mento ricurvo, soprannominandolo “Bazza di Tordo”. Suo padre, persa la pazienza, la costringe a sposare un suonatore e a seguirlo in una baracca nel bosco. L’uomo costringerà la principessa ad umili mansioni per poi mandarla a servizio proprio nelle cucine del re deriso. Un finale a sorpresa, salverà la fanciulla dal suo destino di sguattera e la consegnerà fra le braccia di Bazza di Tordo, tanto deriso prima, quanto amato poi.
L’apparente maschilismo che traspare dalle pagine dei Grimm, diviene un più generale richiamo alla necessità d’esperire e conoscere per andare oltre le tutte apparenze. La fiaba, fra travestimento e agnizione, si presta ad una brillante dinamica attorale.

Il fedele Giovanni, dei fratelli Grimm
- consigliata per le classi terze, quarte e quinte -
Un re morente chiede a Giovanni, servo prediletto, di prendersi cura di suo figlio, e iniziarlo alla vita. Mostrandogli il castello, dovrà impedirgli d’entrare nella stanza ove è ritratta la principessa dal Tetto d’Oro. L’impresa avrà successo ma, durante il ritorno, Giovanni verrà a conoscenza di tre segreti, la custodia dei quali incrinerà la fiducia e l’amicizia che lo legano al principe. Rivelando i segreti il servo si trasformerà in una statua e tutto sembrerà perduto, ma un gesto di sacrificio del principe strapperà Giovanni alla morte, dando alla fiaba il suo lieto fine.
Fiaba “magica” sull’amicizia e sul rapporto padre figlio. Una riflessione sul “sacrificio” come condizione per raggiungere la meta, oltre che il bene e la crescita di noi stessi e dei nostri cari.
Una messa in scena che alterna ritmi avvincenti a silenzi carichi d’emozioni; il tutto sostenuto con oggetti semplici ed un impianto scenico suggestivo e dal forte effetto simbolico.

________________________________________________________________________________________
Esigenze tecniche

Le fiabe sono rappresentabili in spazi al chiuso (sale con o senza palco, oscurabili e non) o all’aperto, a condizione che si tratti di luoghi protetti e che consentano la concentrazione degli attori e degli spettatori.
Dimensioni spazio d’azione: almeno 4m x 3m più lo spazio per gli spettatori
Vicinanza ad una presa di corrente
Tempo richiesto per il montaggio: due ore
Tempo richiesto per lo smontaggio: un’ora – un’ora e mezza

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>